Gli autori sostengono che la DMEK con tecnica standardizzata offre rapido ed elevato recupero visivo e ridotti distacchi dell’endotelio, per questo può essere considerata come prima scelta in numerose patologie endoteliali come ad esempio la distrofia di Fuchs e la cheratopatia bollosa.
Clinical Outcome of 500 Consecutive Cases Undergoing Descemet's Membrane Endothelial Keratoplasty - Abstract
Autori: Marina Rodríguez-Calvo-de-Mora, MD, Ruth Quilendrino, MD, Lisanne Ham, PhD, Vasilios S. Liarakos, MD, Korine van Dijk, BSc, Lamis Baydoun, MD, Isabel Dapena, MD, PhD, Silke Oellerich, PhD, Gerrit R.J. Melles, MD, PhD
Considerazioni del Dottor Luca Avoni
La DMEK è senza dubbio una tecnica chirurgica che può offrire vantaggi ma necessita ancora di una maggiore standardizzazione e “duttilità” in tutti i casi clinici anche i più complessi come ad esempio bollose avanzate con scarsa visibilità chirurgica. Numericamente è ancora molto meno diffusa della DSAEK (UTDSAEK). Ritengo importante proseguire con l’utilizzo di questa tecnica affiancata alla UTDSAK “standardizzata” al fine di migliorare sempre più il clinical outcome.
Nel sito si parla di DSAEK e DMEK nella sezione cornea.