Buongiorno. Premetto che in OD ho un residuo visivo di 1/50. L'OS ha subito
due trapianti di cornea (Cheratocono) 1978 e 2009 e, In seguito a rigetto,
cataratta (marzo 2012) e glaucoma (dicembre 2012). Attualmente devo fare i conti con l'
Edema Corneale e con una notevole riduzione di cellule. La vista ovviamente è parecchio annebbiata in specie il mattino e all'aperto. Pare che dovrò affrontare un "
trapianto Lamellare Profondo". In quale risultato posso ragionevolmente sperare?
Risposta del Dottor Luca Avoni
Gentile Signore, nella mail che mi ha inviato mancano numerosi dati per poterle dare qualunque tipo di consiglio, provo a fare delle supposizioni per un discorso di tipo generale.
Innanzitutto va chiarito perché l'occhio destro vede così poco, se è un occhio senza potenzialità visive (ambliopia, traumi, malattie retiniche o del nervo ottico...) si cercherà di mantenere il residuo visivo, se invece è un cheratocono avanzato che determina l'ipovisus si cercherà di trovare la soluzione più idonea per migliorare il visus dalla prova di lenti a contatto alla chirurgia lamellare, alla chirurgia perforante a seconda del risultato della visita oculistica e degli accertamenti strumentali specifici.
L'occhio sinistro ha subito due trapianti, suppongo perforanti, per cheratocono seguiti da episodi di rigetto che hanno determinato un danno endoteliale con scompenso corneale caratterizzato edema e ipovisus.
In questi casi se le condizioni della cheratoplastica perforante sono buone (astigmatismo, stroma...) si può affrontare lo scompenso endoteliale con un trapianto endoteliale, se invece le condizioni non sono idonee si ripete la cheratoplastica perforante.
Il rischio di rigetto nei trapianti successivi al primo è maggiore se vi sono stati già episodi di rigetto. Il suo caso va quindi esaminato in maniera approfondita con visita oculistica ed esami strumentali specifici per poter intraprendere l'iter diagnostico terapeutico più opportuno. Cordiali saluti.