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14/04/2014Terapia della degenerazione maculare senile (maculopatia) secca

Retina

Gentile Dottor Avoni, le scrivo per mio marito [...] che ha 60 anni e gli stata diagnosticata una maculopatia secca ad entrambi gli occhi. Al momento sta assumendo degli integratori. Vorrei sapere se ci sono delle nuove metodiche, anche sperimentali, che possano aiutare mio marito (all'imbrunire già fa molta fatica a vedere e a lui sembra che la vista sia sempre più debole). In attesa di una Sua gentile risposta Le invio cordiali saluti.

 

Risposta del Dottor Luca Avoni

Gentile Signora, la degenerazione maculare secca è una malattia multifattoriale correlata ad alcuni fattori non modificabili e ad altri sui quali si può influire.

Tra i fattori non modificabili troviamo l’età anagrafica (la degenerazione maculare senile colpisce circa il 30% della popolazione di età superiore ai 75 anni), l’ereditarietà (quando in famiglia ci sono soggetti con degenerazione maculare senile il rischio di svilupparla è di oltre 10 volte maggiore), il sesso femminile e la razza bianca sono altri due fattori di rischio non modificabili.

Veniamo ora ai fattori modificabili dal paziente: l’esposizione alla luce solare si può ridurre indossando occhiali da sole con opportuni filtri per ultravioletti e indossando cappelli con visiera, controllare la pressione sanguigna e il colesterolo entro i limiti consigliati, controllare eventuali malattie cardiovascolari, mangiare pesce con regolarità, non fumare, limitare i grassi saturi nella dieta e l’assunzione di alcool. La dieta dovrebbe essere ricca di frutta e verdura e povera di grassi. Può essere utile coadiuvare l’apporto dietetico con l’assunzione di integratori contenenti luteina, selenio e altri elementi come già sta facendo.

In stadi molto avanzati si possono prendere in considerazione se esistono le indicazioni anche terapie chirurgiche di particolare complessità con risultati non sempre particolarmente soddisfacenti come la traslocazione retinica. Vista la frequenza della malattia in oggetto la ricerca internazionale è sempre molto attiva e in futuro speriamo siano possibili altre strade terapeutiche. Cordiali Saluti

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