Buonasera, volevo una informazione sulla
maculopatia che mi é stata diagnosticata circa 1,5 anni fa all'occhio destro. Ad oggi ho fatto
6 punture intravitreali con Avastin con risultati leggermente apprezzabili, ma tutt'ora non ho riacquisito la vista di prima. C'è la possibilità di un
miglioramento più evidente proseguendo la cura? Ci sono altre cure da poter fare? Secondo Lei un intervento per la
riduzione della miopia tramite l'inserimento di
lenti fachiche potrebbe migliorare il mio visus? Il problema potrebbe verificarsi anche nell'occhio sx? Nel caso me ne accorgessi subito, ricorrendo tempestivamente all'iniezione, potrei bloccare in tempo il problema? La ringrazio e saluto cordialmente.
Risposta del Dottor Luca Avoni
Gentile Signora, il termine maculopatia è generico e suppongo che in questo caso si tratti di una membrana neovascolare sottoretinica trattata con iniezioni di Avastin. Se così fosse è normale che ci possano volere più iniezioni per il trattamento che generalmente è teso a chiudere la neovascolarizzazione per cercare di stabilizzare la situazione clinica per evitare il progredire della malattia.
La ripresa visiva dipende dal grado di compromissione retinica all’inizio del trattamento: più la retina è compromessa minore sarà la ripresa visiva. Il tutto viene deciso in base alla clinica e agli specifici esami (FAG e OCT) che ci evidenziano l’attività e le caratteristiche della malattia. E’ possibile in alcuni casi associare anche farmaci che riducano la componente edematosa se indicato.
Se si tratta di una neovascolarizzazione c’è un rischio anche per l’altro occhio e quindi va controllato e come abbiamo detto prima si fa il trattamento se necessario meglio è.
Parliamo ora delle IOL (lenti intraoculari) fachiche che sono un ottimo presidio quando esistono le specifiche indicazioni (età generalmente dai 25 ai 50 anni, caratteristiche del cristallino e del segmento anteriore del’occhio…) e servono per ottimizzare il fuoco delle immagini sulla retina in caso di ametropie elevate non correggibili generalmente con altre tecniche. Tali lenti non curano ovviamente la retina dal problema maculopatia. Va poi detto che qualunque intervento intraoculare può aumentare il rischio di riattivazione di una membrana neovascolare silente.
Al di la delle considerazioni generiche fatte con le informazioni che mi ha inviato, il suo è un caso che va studiato e seguito con visite oculistiche e con gli specifici esami che le consigliano per la prosecuzione dell’iter terapeutico. Cordiali saluti.