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24/11/2014Glaucoma: diagnosi, terapia e progressione

Glaucoma

Buonasera dottore, sono [...], operato di pterigio molto aggressivo due anni addietro.

Mi scusi se la disturbo, le scrivo a riguardo di mio zio [...], soffre di glaucoma grave, la situazione e in costante peggioramento, ha dovuto anche cambiare terapia, perché aveva problemi. Mio Zio abita a [...], gli ho consigliato vivamente di farsi visitare da Voi e di affidarsi alle Vostre cure, ma lui è un po' restio per il problema della distanza e di lavoro. Le chiedevo un parere, nel senso di quanto Le risulta grave la situazione, allego ultima visita medica ed esami recenti. La ringrazio anticipatamente e colgo l'occasione per progerLe Distinti saluti.

 

Risposta del Dottor Luca Avoni

Gentile Signore, ho esaminato la documentazione in oggetto relativa al Sig. [...], il paziente è in terapia topica per glaucoma che risulta essere più avanzato nell'occhio destro dove si evidenziano deficit campimetrici sia periferici che centrali e una riduzione dello spessore delle fibre nervose all'OCT del nervo ottico.

La pressione è risultata sempre maggiore nell'occhio destro. Non ho trovato nella documentazione inviata una descrizione del segmento anteriore dell'occhio (cornea, cristallino), del fondo dell'occhio, una curva tonometrica e una pachimetria corneale che potrebbero esserci d'aiuto per un inquadramento clinico completo. Non so se sono stati fatti interventi chirurgici.

Il discorso che posso farle quindi non avendo visto il paziente e mancando queste informazioni è di tipo generico ma ugualmente importante.

Innanzitutto la diagnosi e il follow up del glaucoma si basano su molteplici informazioni (pressione oculare, aspetto del nervo ottico, campo visivo, esami strumentali come OCT del nervo ottico, pachimetria corneale) che vanno poi monitorizzati nel tempo. Il concetto base è che le lesioni pregresse restano e che si deve raggiungere una pressione oculare alla quale non si hanno ulteriori perdite di cellule nervose si deve pertanto raggiungere un quadro di compenso.

Un altro fattore importante è l'età e si deve cercare di capire se l'eventuale perdita anatomo-funzionale consentirà lo svolgimento normale della vita del paziente (ovviamente il discorso è diverso se il paziente ad esempio a parità di condizioni ha 45 o 85 anni). In primis si deve cercare un compenso con terapia medica poi eventualmente vi sono soluzioni chirurgiche.

Se vi sono fattori di rischio vanno poi valutati e corretti (ad esempio sindromi pseudoesfoliative, cataratta....). In questo caso vedo che il paziente è giovane, 54 anni, e le lesioni nell'occhio destro cominciano ad essere significative, va pertanto stabilizzato e controllato nel tempo per evitare ulteriori peggioramenti.

Può tranquillamente dare il mio numero a suo zio per ulteriori informazioni. Cordiali saluti.

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