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10/02/2014Durata Trapianto di cornea lamellare e perforante

Trapianto di cornea

Quanto dura un trapianto di cornea eseguito con cheratoplastica lamellare superficiale e quanto dura uno eseguito con cheratoplastica perforante? La cornea del donatore degenera inevitabilmente oppure può durare anche tutta la vita del ricevente? Grazie per l'attenzione.

 

Risposta del Dottor Luca Avoni

Gentile Signore, questi quesiti sono di particolare interesse, in quanto sono molto diffusi tra i pazienti che si devono sottoporre a trapianto (cheratoplastica) di cornea.

Iniziamo con il trapianto perforante, che prevede la sostituzione della cornea a tutto spessore: in questo caso possiamo affermare che non è possibile stabilire un numero esatto di anni di durata del trapianto per vari motivi. Innanzitutto è esperienza comune quella di riscontrare trapianti perforanti perfettamente trasparenti e funzionanti da numerosi anni, anche più di 40 (in epoca pre-banking). In secondo luogo da circa 20 anni in Italia esistono le cornee fornite dalle Banche delle cornee: tali cornee risultano soggette ad accurate valutazioni qualitative prima di essere trapiantate, si deve considerare poi la patologia che ha portato al trapianto di cornea eventuali altre alterazioni oculari associate, pregressi rigetti e altro. Come una cornea non trapiantata anche la cornea trapiantata ha un decadimento delle cellule endoteliali nel tempo. Per quanto concerne quindi la cheratoplastica perforante non si può indicare un numero esatto di anni di sopravvivenza ma si devono valutare tutti i fattori ricordati che variano a seconda del caso.

Passiamo ora all’analisi della cheratoplastica lamellare anteriore: tale tecnica conosciuta anche in passato dava spesso risultati visivi inferiori alle aspettative per problematiche di interfaccia. Negli ultimi 10-15 anni grazie all’introduzione di nuove tecniche come ad esempio la DALK descemetica big bubble e altre questa problematica sembra aver trovato una soluzione e tali tecniche sono diventate di scelta per patologie corneali anteriori come il cheratocono con endotelio sano. In questo caso il paziente conserva il suo endotelio senza avere rigetti endoteliali, permane il decadimento fisiologico che ciascuna cornea presenta e che sarà valutato nel corso degli anni..

Il trapianto con le moderne tecniche e le banche delle cornee rappresenta una valida metodica di risoluzione delle patologie corneali qualora vi sia indicazione e più che concentrarsi su un numero di anni di durata io consiglio al paziente di affrontare il più serenamente possibile tale via quando richiesta.

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