Il mio nome è [...], ho [...] anni ed abito a [...]. Ho avuto la leucemia e nel [...] ho fatto un trapianto di midollo al [...]. Durante uno dei controlli, dopo il trapianto, mi è stata diagnosticata una “
distrofia endoteliale di Fuchs”. Successivamente mi sono affidato ad un oculista di mia fiducia(sono già andato due volte, nel [...] e nel [...]) che mi ha fatto fare vari esami ed ha confermato la presenza di
cornea guttata. In presenza di
catarratta iniziale mi ha richiesto di andare a [...] per decidere se procedere all’intervento di catarratta.
Mi sono venuti dei dubbi per cui vorrei un secondo parere autorevole.
Mi rivolgo a Lei per chiederLe una visita.
Risposta del Dottor Luca Avoni
Gent. Sig.,
la distrofia corneale endoteliale di Fuchs o cornea guttata è una condizione in cui vi sono "meno" cellule endoteliali e quindi l'endotelio funziona "meno" di quello di una cornea normale. Se si associa anche una cataratta e l'endotelio conserva ancora una funzionalità sufficiente (da valutare anche con la pachimetria) si effettua la cataratta (che essendo un intervento intraoculare può ridurre ulteriormente le cellule endoteliali) e si procrastina l'eventuale intervento di DSAEK se in futuro l'endotelio dovesse scompensarsi. Se la Fuchs è già scompensata si associa il trapianto endoteliale (DSAEK) e la cataratta nello stesso intervento.
In primis però si deve decidere se c'è l'indicazione ad effettuare l'intervento di cataratta che dipende dal visus del paziente e dal tipo di paziente (età, lavoro, aspettative...)
Cordiali Saluti