Nel 2013, tramite esame OCT, mi è stata riscontrata una
maculopatia degenerativa atrofica senile in forma
secca. Ho 66 anni e lo specialista mi ha detto che non esiste nessuna cura o trattamento (tranne un integratore e del collirio al bisogno) e non devo fare nulla tranne un esame OCT ogni 6 mesi e sperare in un lento decorso della malattia. E' vero? Non esiste nulla che possa bloccare o almeno ridurre il decorso della malattia? Ringrazio tanto per una Sua eventuale risposta. Cordialità.
Risposta del Dottor Luca Avoni
Gentile Signore, I termini degenerazione maculare senile (maculopatia degenerativa) atrofica e degenerazione maculare senile secca sono sinonimi e rappresentano circa l'85% delle degenerazioni maculari senili (DMS) mentre l'altro 15% circa è rappresentato dalle degenerazioni maculari senili umide (caratterizzate dallo sviluppo di membrane neovascolari).
La degenerazione maculare secca (o atrofica) è una malattia multifattoriale correlata ad alcuni fattori non modificabili e ad altri sui quali si può influire. Tra i fattori non modificabili troviamo l’età anagrafica (la degenerazione maculare senile colpisce circa il 30% della popolazione di età superiore ai 75 anni), l’ereditarietà (quando in famiglia ci sono soggetti con degenerazione maculare senile il rischio di svilupparla è di oltre 10 volte maggiore), il sesso femminile e la razza bianca sono altri due fattori di rischio non modificabili. Veniamo ora ai fattori modificabili dal paziente: l’esposizione alla luce solare si può ridurre indossando occhiali da sole con opportuni filtri per ultravioletti e indossando cappelli con visiera, controllare la pressione sanguigna e il colesterolo entro i limiti consigliati, controllare eventuali malattie cardiovascolari, mangiare pesce con regolarità, non fumare, limitare i grassi saturi nella dieta e l’assunzione di alcool. La dieta dovrebbe essere ricca di frutta e verdura e povera di grassi. Può essere utile coadiuvare l’apporto dietetico con l’assunzione di integratori contenenti luteina, selenio e altri elementi.
In considerazione di quanto detto agendo sui fattori modificabili si può cercare di rallentare il decorso della malattia. La ricerca è sempre molto attenta a questa malattia così diffusa nella popolazione e quindi ad alto impatto sociale e sono fiducioso che in futuro ci potranno essere ulteriori possibilità terapeutiche. I controlli con visite oculistiche periodiche ed esami strumentali specifici come l'OCT come le hanno pianificato sono certamente consigliati. Cordiali saluti.
Paziente
Gent.mo Dottor Avoni, grazie di cuore della Sua puntuale, professionale, chiara e semplice risposta. Cercherò, nei limiti delle umane debolezze, di seguire alla lettera i Suoi consigli riguardanti i fattori modificabili, sperando anche nell'aiuto del buon Dio, per il rallentamento del decorso della malattia. Ho già programmato l'esame OCT a giugno ed un altro a fine novembre, dopo di che mi metterò in contatto con il Suo studio per una visita di controllo. Logicamente, se Lei ha novità o pensa sia utile una visita o quantaltro a breve, può sempre contattarmi via e-mail. Anche se ho capito perfettamente (pur non avendo Lei fatto alcun accenno nella Sua risposta) che purtroppo in tempi brevi per questa malattia non esistono possibilità di guarigione a breve (e la mia età lascia ben poche possibilità in merito), comunque la Sua e-mail mi ha molto aiutato psicologicamente e quindi La ringrazio di cuore augurandoLe tanto bene e salute oltre a buon lavoro. Cordiali saluti.