Salve, abbiamo adottato l'anno scorso un
bambino [...] che a causa una brutta
infezione agli occhi, ha contratto un
ricoprimento congiuntivale. Sull'occhio sinistro è stato operto già a [...] e non ci sono problemi, il destro non è stato toccato. L'anno scorso abbiamo fatto fare un
impianto di membrana amniotica sull'occhio destro solo che dopo 6 mesi l'occhio è ritornato allo stesso modo, sembra che le cellulule che dovrebbero mantenere nitido l'occhio non funzionino più. In più anche la cornea è risultata opaca. Volevo sapere se lei ha qualche suggerimento da dare. Il bambino presenta anche un
nistagmo rotatorio con blocco in laterovisione.
Risposta del Dottor Luca Avoni
Gentile Signore, la ringrazio per la mail che mi ha inviato, cercherò di esaminare i vari punti della sua mail con considerazioni di carattere generale sperando che le possano essere di aiuto senza entrare nello specifico del suo caso clinico sia perché esula dallo scopo di queste consulenze sia perché non ho dati sufficienti.
Partiamo dal "ricoprimento congiuntivale" segnalato nell'occhio destro: suppongo che si tratti di una congiuntivalizzazione della cornea con formazione di un panno congiuntivale che ricopre la cornea. Semplificando molto possiamo affermare che quando la cornea non riesce più a produrre cellule epiteliali che rappresentano l'ultimo strato esterno, si ha la tendenza alla sostituzione con un epitelio congiuntivale nell'ottica di raggiungere un equilibrio e preservare l'integrità del bulbo. Questa nuova situazione ovviamente è caratterizzata dalla perdita della normale trasparenza corneale con conseguente deficit visivo. Dal punto di vista eziologico si può osservare dopo gravi causticazioni, gravi ustioni, gravi infezioni che determinano un decremento tale delle cellule staminali limbari da non consentire una corretta omeostasi della superficie oculare. La membrana amniotica può aiutare nei processi di riepitelizzazione ma non fornisce cellule staminali e è corretto averla usata per ottenere una stabilizzazione della superficie oculare. La prima regola che si deve conoscere è che prima di fare qualunque cosa si deve sapere esattamente le caratteristiche del caso clinico e più in particolare la causa, ad esempio dopo gravi infezioni da tracoma con formazione di panno corneale spesso conviene non intraprendere strade chirurgiche, poi bisogna fare un bilancio sulle possibilità effettive di ottenere un miglioramento. Può accadere infatti che invece di ottenere i miglioramenti ricercati ottenere peggioramenti a volte difficilmente governabili se si intraprende una strada chirurgica senza gli opportuni approfondimenti.
Qualora si evidenzino le indicazioni, si può gestire il deficit di cellule staminali con diverse strade. Un elemento importante è l'attuale età (non riportata nella mail) di suo figlio, poiché da 0 a 8 - 9 si ha lo sviluppo della vista e nella valutazione globale del caso si deve considerare la problematica dell'ambliopia.
L'ultimo elemento riportato nella mail è il nistagmo, per il quale sarebbe opportuno sapere l'età di insorgenza e se la posizione di blocco consenta una condizione di vita accettabile e accettata.
Detto questo è opportuno un approfondito inquadramento diagnostico del caso clinico in oggetto con visite oculistiche ed esami strumentali al fine di ottenere una valutazione il più accurata possibile che consentirà di fornirle i consigli più appropriati. Cordiali saluti.