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11/04/2017Cross linking per cheratocono

Cross linking

Salve Dott. Avoni,

proprio due giorni fa, a seguito di un normale controllo della vista, mi è stato diagnosticato il cheracotono. Il dottore è rimasto subito insospettito dal fatto che il mio astigmatismo fosse asimmetrico, il che lo ha portato a supporre che si trattasse di questa patologia. La successiva topografia ha confermato il tutto.

C'è da dire che io avevo un astigmatismo stabile di 1,25 diottrie da 7 anni a questa parte, corretto senza problemi con gli occhiali. L'ultima visita ha evidenziato un peggioramento del'astigmatismo portandolo a 1,5 diottrie. Purtroppo si tratta di un astigmatismo irregolare causato proprio da cheratocono all'occhio destro. Il dottore mi ha consigliato di monitorarlo una volta l'anno dal momento che a [...] anni crede che la situazione sia ormai stabile. Il mio dubbio è che così facendo rischio di perdere del tempo prezioso per cercare di arrestarne il progresso mediante il cross linking, perchè seppur stabile nessuno può garantire che il suo progresso sia bloccato. Quindi, data la facilità e la celerità dell'intervento, io sarei propenso di irrobustire la cornea magari con qualche vantaggio anche in termini di miglioramento del visus.

Dall'esame, si evince chiaramente il rosso del cono in basso, con spessore della cornea che arriva nel punto più sottile a 486 micron. Anche l'occhio sinitro ha un accenno di sfiancamento della cornea nello stesso punto ma è molto ridotto, e per questo non ho nessun astigmatismo associato. In tutto questo, cosa mi consigliate di fare? Grazie mille.

 

Risposta del Dottor Luca Avoni

Gentilissimo,

non posso entrare via mail nello specifico del suo caso clinico.
In generale in presenza di un cheratocono e delle specifiche indicazioni: cornea trasparente spessore maggiore di 400 micron, età generalmente consigliata inferiore a 40 anni ed evolutività del cheratocono il cross linking è consigliabile.
Ogni caso va valutato però singolarmente per dare i consigli più appropriati.
Nei pazienti molto giovani data l'elevata probabilità evolutiva si consiglia un trattamento sollecito più si va avanti con gli anni più si deve valutare se il cheratocono è evolutivo e questo lo si può fare con due esami topografici (e pachimetrici) eseguiti con lo stesso strumento in due momenti diversi generalmente distanziati di 6-8 mesi.

Cordiali Saluti

Dr. Luca Avoni

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