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10/04/2014Cheratocono cheratoplastica e lenti a contatto

Trapianto di cornea

Salve, io sono affetta da cheratocono in stadio avanzato ad un solo occhio e attualmente sto portando una LAC. Volevo capire se l'intervento di cheratoplastica potrebbe risolvermi il problema e potrei non portare più la lente che a volte è molto fastidiosa o se sono state fatte nuove scoperte per chi soffre di questa patologia e non ha alternative. Grazie.

 

Risposta del Dottor Luca Avoni

Gentile Signora, nel cheratocono tra i parametri da valutare ci sono lo stadio-stato visivo e l’evolutività.

Per quanto riguarda l’evolutività si può trattare col cross linking se sono presenti gli specifici fattori che ne indicano l’utilizzo. Per quanto riguarda il visus, le metodiche correttive dipendono dallo stadio del cheratocono, in stadi iniziali il paziente può trarre beneficio dall’utilizzo di occhiali mentre per stadi più avanzati si utilizzano le lenti a contatto.

Può però accadere che il paziente diventi intollerante alle lenti a contatto o che in stadi molto avanzati non si riesca più a trovare una lente idonea o che la lente a contatto non assicuri più un visus sufficiente: in questi casi si consiglia una cheratoplastica.

La cheratoplastica generalmente è pianificata lamellare anteriore in quanto nella maggior parte dei casi lo strato endoteliale nel cheratocono è sano. Dopo cheratoplastica può residuare astigmatismo che può essere trattato con incisioni chirurgiche corneali, laser ad eccimeri lenti a contatto o occhiali a seconda dell’entità e delle caratteristiche.

Esiste quindi dopo cheratoplastica anche la possibilità di non dover utilizzare lenti a contatto come anche quella di dover continuare ad utilizzarle. In linea generale possiamo dire che fino a quando il paziente ha un cheratocono stabile e tollera bene le lenti a contatto con un visus che ritiene sufficiente per le proprie necessità di vita si può continuare con le lenti a contatto.

Nel suo caso come in tutti i casi di cheratocono va fatta una valutazione approfondita con visita oculistica ed esami strumentali specifici (topografia, pachimetria, conta cellule endoteliali…) per potere consigliare la soluzione più idonea in relazione anche alle sue esigenze di vita (lavoro, sport…). Cordiali saluti.

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