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Cataratta

1 Pupilloplastica

Paziente di 55 anni pregresso trauma oculare con successiva cataratta e midriasi fissa (pupilla permanentemente dilatata) Miope elevato già operato di cataratta presso altra sede. Il paziente riferisce forte fotofobia con difficoltà nelle normali attività quotidiane (guida autovettura...)

Effettuata pupilloplastica e il giorno dopo l'intervento (vedi foto allegata) la pupilla appare rotonda e regolare del diametro programmato. Il diametro scelto doveva essere sufficientemente stretto da consentire una riduzione della sintomatologia e sufficientemente largo da consentire l'esplorazione retinica particolarmente importante nel miope elevato.

A distanza di 15 giorni dall'intervento il paziente è soddisfatto della nuova qualità visiva.

2 Riposizionamento di lente intraoculare

Paziente di 10 anni con pregresso intervento di lensectomia e impianto di lente intraoculare a fissazione iridea per cataratta sublussata. Viene per visita oculistica dopo un trauma oculare riferendo calo del visus. Il quadro clinico è caratterizzato da perdita parziale della fissazione iridea (una loop), decentramento della lente con contatto lente-endotelio corneale e conseguente edema corneale. Effettuato intervento di riposizionamento della lente con fissazione della loop all’iride.

3 Fimosi e coartazione del sacco capsulare post intervento cataratta

Paziente di 44 anni ha effettuato un intervento di cataratta un anno fa, viene per una visita oculistica riferendo un forte abbassamento visivo nell'occhio operato.

L'obiettività oculistica è la seguente: visus, conta dita stentata; biomicroscopia, pseudofachia (presenza di cristallino artificiale post intervento di cataratta), fimosi e forte contrazione del sacco capsulare (vedi foto allegate); fundus, si esplora estremamente velato, non alterazioni evidenti.

Si programma intervento chirurgico di correzione di fimosi e contrazione del sacco capsulare.

4 Ulcera di Mooren e cataratta

Paziente di 82 anni sesso maschile presenta un'ulcera di Mooren e una cataratta totale brunescente.

L'ulcera di Mooren ha risposto alla terapia topica con corticosteroidi ciclosporina e lacrime artificiali, una volta messo in quiete l'occhio si è effettuato l'intervento chirurgico di cataratta (facoemulsificazione + impianto di iol nel sacco capsulare).

L'ulcera di Mooren ha un'eziologia su base autoimmunte. In fase acuta l'ulcera di Mooren presenta un'ulcera periferica che coinvolge il terzo superficiale dello stroma caratterizzata da un margine guida eroso ed infiltrato una neovascolarizzazione limitata all'area ulcerata. Possono essere presenti vari focolai che possono unirsi, si caratterizza per un progressivo assottigliamento periferico circonferenziale, può dare astigmatismi e perforazioni in seguito a traumi di scarsa entità. Non si ha sclerite associata.

La terapia a seconda dei casi può essere topica con corticosteroidi ciclosporina e lacrime artificiali o sistemica con immunosoppressori. In caso di perforazione si rende necessaria una chirurgia corneale

5 cheratopatia bollosa e cataratta.

Paziente di 71 anni con distrofia endoteliale di Fuchs scompensata (cheratopatia bollosa) e cataratta. Effettuato intervento di trapianto di cornea endoteliale (dsaek) e cataratta (faco+iol) il decorso è stato regolare e a 4 ore dall’intervento (vedi oct allegato) si nota il lembo endoteliale ben posizionato e il decorso regolare. L’occhio controlaterale era già stato operato 4 mesi fa con lo stesso Intervento per la stessa patologia con decorso regolare.